La birra offre tantissime possibilità di abbinamento con i piatti della cucina italiana, ma non solo.
Cibo e birra: le principali linee guida per un corretto abbinamento. Grazie alla sua ricca gamma di sapori e aromi, la birra riesce a creare interessanti accostamenti con il cibo. A seconda degli ingredienti e dei metodi utilizzati per produrla, la birra è infatti in grado di accompagnare piatti e specialità differenti, garantendo numerose variabili gustative e olfattive.
Andiamo quindi a scoprire le principali linee guida per un corretto abbinamento tra cibo e birra.
Per approfondire: “Birra Lager: tutti gli abbinamenti consigliati”
Il giusto equilibrio gustativo
La birra, come il vino, offre svariate possibilità di abbinamento con il cibo, sia nostrano che internazionale. Da precisare tuttavia, che rispetto al vino, la birra risulta essere meno complessa da un punto di vista organolettico per le materie prime utilizzate nella fase di produzione, ma questo non significa certo che gli stili e le varianti possano essere davvero tante e fantasiose.
Per godersela in tutte le sue sfumature, è necessario conoscere una breve guida per saperla interpretare nel modo più corretto, effettuando la scelta gastronomica migliore. L’obiettivo è saper valorizzare appieno sia il cibo che la bevanda. E qui, naturalmente, entra in gioco l’equilibrio gustativo, che diviene efficace solo quando le sensazioni gustative del cibo e dalla birra non entrano in conflitto tra loro, ma al contrario si armonizzano creando piacevolezza in bocca, alla ricerca della corposità e della ricchezza gustativa, il cosiddetto mouthfeel, ma anche l’intensità di sapore e di aroma.
Per riuscire a creare un abbinamento corretto, occorre innanzitutto focalizzarsi sui sapori di entrambi i prodotti, compresi gusti e retrogusti con tutte le loro caratteristiche principali e predominanti, che non devono mai sovrapporsi, rischiando di prevalere l’una sull’altra. Al contrario, devono risultare omogenee per donare un senso di rotondità al naso e al palato.
Le principali linee guida per abbinare cibo-birra
Per garantire un corretto accostamento tra birra e cibo, si deve possedere una profonda conoscenza della tecnica di degustazione e un’adeguata padronanza delle regole di abbinamento, che si integrano in un processo di elaborazione costituito da una corretta analisi sensoriale del cibo e della birra, da una quantificazione delle sensazioni percepite e della verifica dell’armonia di tutte le sensazioni del cibo e della bevanda.
E poi ci sono da considerare le caratteristiche organolettiche specifiche, oltre a utilizzare i corretti descrittori per il cibo, focalizzandosi maggiormente su: sapidità, tendenza dolce, grassezza, tendenza acida, tendenza amarognola, untuosità, succulenza, persistenza gusto–olfattiva.
I criteri di fondo sui quali si basa la tecnica di abbinamento cibo–birra sono l’abbinamento per contrasto e l’abbinamento per assonanza. Da precisare che i due sistemi possono anche coesistere nella scelta dell’abbinamento. Vediamoli nel dettaglio.
Abbinamento per contrasto
L’abbinamento per contrasto si basa sull’accostamento di birre con caratteristiche contrapposte a quelle dei cibi. Lo scopo principale è la pulizia della bocca e la predisposizione ad accogliere la porzione successiva.
I piatti tendenti al dolce, come riso, pasta, crostacei, carne al sangue, ad esempio, richiedono una certa durezza della birra, che può essere data da componenti acide, sapide e da una spiccata effervescenza. I cibi tendenti all’amarognolo, invece, come le carni grigliate, alimenti speziati o con erbe aromatiche, insalate amare e carciofi, vengono controbilanciati da birre molto morbide. Stesso procedimento per piatti a tendenza acida, come condimenti con salse di pomodoro e marinature con limone o aceto. Le birre particolarmente alcoliche e amaricate si sposano perfettamente con piatti a base di carni untuose, come le suine grasse, e i cibi succulenti come spezzatini e zuppe di pesce; anche i cibi grassi come salumi e formaggi si adattano a birre con spiccata effervescenza, buona alcolicità e tannicità.
Abbinamento per assonanza
L’abbinamento per assonanza, o per similitudine, si basa sugli aspetti di struttura, intensità e persistenza gusto-olfattiva. In questo caso, le birre corpose e strutturate sono perfette con alimenti con struttura altrettanto consistente, birre dal minor carattere, invece, con cibi più delicati, birre dalla particolare aromaticità con piatti molto profumati con spezie e aromi.
Per realizzare un perfetto abbinamento, occorre anche tenere in considerazione i sapori predominanti nel cibo e nella birra. Una volta individuati, si può decidere come abbinarli: se risultano moderati, in generale si procede per assonanza, ma se i sapori sono marcati ed estremi, di solito si abbina per concordanza, avendo da una parte le componenti grasse/dolci/oleose/succose che donano corpo e pienezza, e dall’altra la frizzantezza/amarezza/acidità che equilibrano le prime componenti.
E poi troviamo anche altre modalità di accostamento cibo e birra, che possono basarsi su:
- abbinamento secondo tradizione: consiste nell’accostare i piatti di una regione alle birre tradizionali della stessa zona, per creare una certa affinità di sapori e profumi, oltre a valorizzare appieno le produzioni locali;
- abbinamento secondo stagione: si possono proporre abbinamenti in base alla stagionalità degli ingredienti, ad esempio birra alle castagne con piatti a base di castagne.
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Non ci resta che brindare e assaporare la nostra birra con i piatti che più ci piacciono. Cheers!
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